Quindi felice è l'uomo che ha nella propria vita come riferimento la parola del Signore in cui trova il suo rifugio (conforto, fortezza...).
Solo con questa volontà e consapevolezza della parola di Dio, allora noi pellegrini nel mondo affrontiamo la vita nel modo migliore percorrendo l'unica via possibile per la salvezza che è quella di Cristo che è via, verità e vita.
Nelle strofe vediamo quanto questo cammino sia anche un cammino difficile: seguendo le orme di Cristo troveremo tanta sofferenza, tanta ingiustizia ma anche la speranza del Signore e scorgeremo da lontano il nostro traguardo che è il Paradiso. (strofa n. 1)
La via di Cristo si distingue dalle altre vie perchè qui vi sono le orme dei poveri. (strofa n. 2) Questo cammino non è puro desiderio, oppure un sogno da raggiungere: è al contrario azione immediata, uma chiamata a cui rispondere immediatamente con un "si" a Cristo che ci chiama. (strofa n. 3) E infine l'ultima strofa ci dice com'è l'atteggiamento di un vero cristiano; gioioso come un giullare che trae la sua forza da Cristo.