Cieli Rorate La Vostra Rugiada: Testo, Spartito e Accordi del Canto - Repertorio Nazionale Canti per la Liturgia

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Cieli Rorate La Vostra Rugiada: Testo, Spartito e Accordi del Canto

AVVENTO
RIT. Cieli, irrorate la vostra rugiada;         nubi, piovete la vostra salvezza.         Cieli, irrorate la vostra rugiada;         nubi, piovete la vostra salvezza.

1.     Non adirarti più a lungo, Signore, non ricordare ancora le colpe, or la città dei suoi santi è deserta, Sion è tutto un triste deserto!

2.    Guarda, Signore, alla pena del popolo, manda colui che ci devi mandare, manda l'Agnello che libera e salva, colui che porta perdono e amore.

3.    Popolo mio, consolati e spera, popolo, spera e sii nella gioia: perché tu gemi e sei così triste? È questo il pianto che lava il tuo cuore.

4.    Nostra speranza è Cristo che torna, ritorna e vive nel cuore dell'uomo: il vero dono di amore del Padre e dello Spirito Santo la gloria.

Cosa dice il Testo del Canto

Il Testo
È una parafrasi del Rorate Caeli, canto tipico d’Avvento. Caratteristica di questo canto è condensare il significato profondo di questo un tempo carico di gioiosa attesa e insieme di penitenza. Mentre, infatti, la Quaresima che prepara alla Pasqua è un tempo di penitenza dichiarata, l’Avvento che precede il Natale è un tempo di penitenza e di gioiosa speranza. Il ritornello esprime con semplicità e dolcezza il desiderio e l’ardente attesa della venuta del Salvatore, ma anche della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi e lo fa rievocando le parole profetiche di Isaia (cap. 45, 8). Il carattere e il clima penitenziale dell’Avvento è espresso, invece,  dalle strofe (traduzioni libere di salmi e passi biblici sempre tratti dall’Antico Testamento) che se da una parte rappresentano l’afflizione del popolo di Dio, dall’altra aprono alla speranza ed alla consolazione. L’Altissimo rassicura il proprio gregge disperso promettendogli il Salvatore: “Popolo mio, consolati e spera..”, “Nostra speranza è Cristo che torna..”, “Come la pietra in cammino ora vengo…”, “Sì, verrà presto a te la salvezza…”. È l’Antico Testamento, l’antica legge che invoca la Nuova Alleanza, quella che in Cristo solleva il mondo dal giogo del peccato e apre i cuori alla redenzione.
Articolo estratto da: chiesacattolica.it

Note per l'Esecuzione

È un inno intercalato da un ritornello. Musicalmente non presenta particolari difficoltà. La melodia è molto semplice, cantabile, facile da imparare. Il ritornello è prima esposto da un coretto per poi lasciare che l’assemblea lo ripeta all’unisono. Le strofe-inno, invece, sono affidate ad un solista o ad un coretto. Attenzione soltanto alla sincope in battuta 3: è bene che il coro la faccia sentire chiaramente per evitare che l’assemblea tenda ad trascinarla ritmicamente. Si presta molto alla sensibilità musicale giovanile, ma è adatta a qualsiasi tipo di assemblea. È un Inno gioioso che favorisce il clima di felice attesa e sa offrire anche ai temi più mesti e penitenziali il carattere della speranza.
Estratto dal sito: chiesacattolica.it

Note per L'utilizzo

È un canto d’ingresso adatto a tutte le Domeniche di Avvento. Particolarmente indicato per la quarta domenica di Avvento per il suo ritornello che coincide testualmente con l’antifona d’Ingresso. Inoltre, durante la Liturgia Ore può essere utilizzato come Inno e può essere collocato opportunamente anche nel contesto della novena di Natale. Come canto d’Ingresso una soluzione esecutiva potrebbe essere questa: – coretto introduttivo – ritornello dell’assemblea – solista (strofa) – ritornello dell’assemblea – coretto (strofa) – ritornello dell’assemblea …
Estratto dal sito: chiesacattolica.it
Note sul Canto
Cieli Rorate la Vostra Rugiada (RN 46)
Testo: D.M.Turoldo
Musica: V.Giudici
Edizioni Paoline
Uso: ingresso, comunione, LdO
Forma musicale: Inno e ritornello
Considerazioni
Il canto è molto vario e mette in azione l’assemblea, il solista e il coro. Nella scelta dei canti, infatti, è importante tener conto dei vari interventi ministeriali: presidente, assemblea, coro, solista, proprio perché esprimono l’idea di Chiesa che è alla base della comunità. Il canto fa la Chiesa e la Chiesa fa il canto. Per questo motivo esso deve essere alla portata delle persone che partecipano, sia se cantato da tutti che solo ascoltato. Per il canto Cieli irrorate la vostra rugiada il ritornello affidato all’assemblea risponde pienamente ai canoni musicali adeguati: ci troviamo di fronte ad un frammento melodico e ritmico di due battute, poi trasposto, poi rivoltato, da cui si è sviluppata una melodia che se da una parte ha il carattere della ripetitività, dall’altra riesce a dare un senso di novità e di continuità.
SUOR MARIA ALESSIA PANTALEO, AGC responsabile settore musica-liturgia Diocesi di Palestrina (RM)
Estratto dal sito: chiesacattolica.it

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