I Cieli Narrano: Tersto, Spartito e Accordi per Chitarra - Repertorio Nazionale Canti per la Liturgia

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I Cieli Narrano: Tersto, Spartito e Accordi per Chitarra

TEMPO ORDINARIO
I cieli narrano la gloria di Dio
e il firmamento annunzia l'opera Sua.
Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.

1 - Il giorno al giorno ne affida il messaggio,
la notte alla notte ne trasmette notizia,
non è linguaggio, non sono parole
di cui non si oda il suono.

2 - Là pose una tenda per il sole che sorge,
è come uno sposo dalla stanza nuziale,
esulta come un prode che corre
con gioia la sua strada.
3 - Lui sorge dall'ultimo estremo del cielo
e la sua corsa l'altro estremo raggiunge.
Nessuna delle creature potrà
mai sottrarsi al suo calore.

4 - La legge di Dio rinfranca l'anima mia,
la testimonianza del Signore è verace,
gioisce il cuore ai suoi  giusti precetti
che danno la luce agli occhi.

Cosa dice il Testo del Canto

Il Testo
Il canto "i cieli narrano" musicato dal maestro Marco Frisina, è una parafrasi del salmo 18 e fa parte di una serie di salmi composti all'esordio come compositore di musica liturgica. Il testo del salmo è stato in parte adattato al linguaggio dei giorni nostri e questo insieme alla melodia così immediata e facile da cantare, ha fatto si che diventasse molto popolare e quindi spesso, presente nelle  celebrazioni eucaristiche. Per comprendere a pieno il senso del salmo occorre leggere il testo originale, perchè alcuni versetti sono stati per così dire "sintetizzati", forse per ragioni di natura tecnica - musicale. Il salmo 18 nella sua prima parte è un inno di gloria a Dio che trova un termine di paragone nel percorso che il sole compie nella sua maestosità dal sorgere al tramonto ogni giorno della nostra vita. Nella seconda parte Dio si rivela attraverso la sua legge, i suoi precetti, la sua parola.

Note per l'Esecuzione Corale

Difficile la realizzazione del ritornello a quattro voci dispari per la maggior parte dei cori delle nostre parrocchie. Riuscire a realizzarle ciò però darebbe un risultato di grande impatto con l'assemblea che canta all'unisono la prima voce (quella dei soprani). In tal senso sarebbe opportuno che i compositori cominciassero a pensare alla polifonia a 3 voci o ad una versione a 3 voci da affiancare, molto più facile da realizzare anche per cori non professionisti. Fare attenzione all'andatura del canto, dietro l'angolo c'è il rischio di rallentarlo troppo, quindi occorre grande determinazione nel cercare di tenerlo sulla stessa velocità.
L'unica difficoltà che si riscontra in tutto il canto è nella parte finale delle strofe in cui è necessario prendere fiato un paio di volte; qui occorre stare attenti a non far perdere il senso della frase, sbagliando i punti in cui prendere fiato. Per essere più chiari, pubblichiamo uno specchietto di riferimento per una corretta presa di fiato.
Il momento giusto del respiro nelle strofe
Prima strofa
non è linguaggio ' non sono parole di cui ' non si oda il suono.
Seconda strofa
esulta come un prode ' che corre ' con gioia la sua strada.
Terza strofa
Nessuna delle ' creature potrà ' mai sottrarsi al suo calore.
Quarta strofa
gioisce il cuore ai suoi giusti precetti ' che danno ' la luce agli occhi.
     
N.B. Il segno "'" = respiro
Le strofe dovranno essere affidate ad un solista oppure a più solisti in alternanza o con lo stesso schema a uomini e donne del coro. Si dovrà fare attenzione alla nota più alta il "MI" che non è altissima come nota ma presenta comunque una certa difficoltà di esecuzione, specie durante la messa del mattino con le corde vocali non ancora performanti.

Note per l'Esecuzione Musicale

Se volessimo fare una radiografia all'arrangiamento originale, l'accompagnamento comincia con l'organo con funzione di tappeto armonico e chitarra classica che suona la melodia del ritornello rafforzata sul finale da una seconda chitarra classica che sgrana l'accordo. L'accoppiata organo – chitarra classica in questo caso è davvero molto suggestiva. Al ritornello gli strumenti diventano tre con il flauto che si "diletta" a fare del controcanto. Questo è un modo corretto di utilizzare più strumenti musicali nella liturgia, lasciando il pieno controllo all'organo, con un accompagnamento globale che non soffoca il canto del coro e dell'assemblea.

Per quanto riguarda la chitarra, a parte l'intervento solistico iniziale, il suo accompagnamento sia al ritornello che nelle strofe è in forma di arpeggio. Quindi chitarra classica in arpeggio dall'inizio sino alla fine del canto. Inserire l'arpeggio della chitarra.

Se avete la fortuna di avere un bravo flautista, potrete arricchire l'accompagnamento musicale con l'inserimento di un flauto durante le sole strofe. Si tratta di un controcanto che accompagna il solista sino alla fine della strofa.

Note per L'utilizzo

E' un inno e come tale lo si può utilizzare come canto di ingresso nelle celebrazioni eucaristiche in particolare nel tempo di Natale.

Ma può essere utilizzato anche nella liturgia delle ore. Ovviamente essendo un salmo può sostituire il salmo che generalmente si legge durante la messa. In questo caso anche se non è preferibile farlo, il canto verrebbe cantato tutto da un solista e l'assemblea rimarrebbe in silenzio, nell'ascolto. Un'idea potrebbe essere quella di far intervenire il coro al ritornello.
Note sul Canto
I Cieli Narrano (RN 281)

Testo: Parafrasi del Salmo 18
Musica: Marco Frisina
Fonti: Rugginenti Editore

Uso: Ingresso

Forma musicale: Inno e ritornello

Strumenti Utili

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