L’inno “Rorate caeli” è per eccellenza il canto gregoriano del tempo d’Avvento. Il ritornello è tratto dal libro del profeta Isaia (45,8): «Stillate, cieli, dall’alto e le nubi facciano piovere la giustizia.» Si tratta di una preghiera rivolta a Dio perché, per il popolo in esilio, vengano i tempi messianici della liberazione. Si prega che Dio mandi il Re Messia dall’alto dei cieli come manda le nubi che lasciano cadere la rugiada del mattino. Divenga realtà presente quell’era di pace e di giustizia, opera di Dio, come è opera sua tutto il creato. Questo testo è, dunque una supplica a Dio che può fare tutto questo. La traduzione della Bibbia compiuta da San Girolamo ha reso il termine astratto di “giustizia” con il nome proprio di persona “giusto”. Questo ha fatto sì che questo passo fosse interpretato come direttamente riferito alla persona del Messia.